sabato 13 marzo 2010

L'importanza di chiamarsi Ernest

Titolo: L'importanza di chiamarsi Ernest
Anno: 2002

Con:
Colin Firth: John (Jack) Worthing
Rupert Everett: Algernon (Algy) Moncrieff
Frances O'Connor: Gwendolen Fairfax
Reese Witherspoon: Cecily Cardew
Judi Dench: Lady Bracknell
Anna Massey: Miss Prism


Una commedia nonsense irriverente e spassosa, tratta dall'omonimo capolavoro di oscar Wilde.Che dire? Una regia abile a cogliere le più piccole sfaccettature dell'epoca Vittoriana, rievocata ad Hoc con le ambientazioni perfette e i costumi eleganti e ricercati. La forma è quella della commedia antica, con stacchi ben delineati tra una parte e l'altra: presentazione dei personaggi, peripezie, confusione e scambi d'identità, lotta dei protagonisti contro i "poteri forti" (la zia Ogasta) che impediscono ai giovani di portare a termine i propri progetti amorosi, complicità dei servi e Deus Ex Machina finale. Spero di non aver fatto confusione letterario/cinematografica ma la narrazione mi sembrava tutto sommato ricalcare con destrezza e modernità i temi sopra citati. In questo caso molti degli elementi sono puramente e volutamente grotteschi (vedi la valigia di pelle nera del Deus Ex Machina), nella storia originale questo voleva essere presumo, un attacco alle manie della borghesia inglese di ifne ottocento: attaccata ai soldi e alle regole, alle etichette e senza alcuna capacità razionale di rapportarsi con le persone e con se stessi. Il film è tagliente e divertente, come ho già detto merita molto! Non mi dilungo più di tanto poichè ritengo di non essere molto abile nella descrizione delle commedie e preferisco lasciarvi la soddisfazione di giudicare da voi!



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