Anno: 2009
Regia: Phil Lord, Chris Miller
Sceneggiatura: Phil Lord, Chris Miller
Divertente commedia, a tratti brillante ma che lascia spazio alle riflessioni e ai classici temi del "romanzo di formazione". Flint Lockwood, inventore della domenica geniale e pasticcione, terrorizza la minuscola isola su cui vive con le sue invenzioni, spesso dannose, vedi i Topuccelli. La fortuna gli sorriderà quando la sua ultima invenzione, la macchina per trasformare l'acqua in cibo, farà piovere tonnellate di cibo su Swallow Marina, città tristemente nota per le sardine e nulla più. La volontà di non essere più considerato uno svitato e un perditempo gli faranno calcare troppo la mano e presto bisognerà salvare gli abitanti da polli giganti e una valanga di cibo...
Il rapporto con il padre, pescatore e uomo un pò all'antica, molto introverso (non a caso i suoi occhi si vedono solo in un paio di scene) che giudica razionalmente il successo momentaneo del figlio, è forse la parte più importante del film. Nel suo percorso di formazione il giovane Flint capisce quanto sia difficile avere un rapporto sereno con i propri genitori, specie con il padre, che appunto è molto introverso e a tratti ermetico.
Da notare anche il rapporto con la stagista imbranata, che veniamo a sapere già si è emancipata dalla sua antica condizione di secchiona, ma Filnt aiuterà con naturalezza a riaccettare come la propria natura, con degli occhiali e un fermacoda di gelatina. Il loro incontro sul molo è imperdibile, come la rivelazione di Flint di non essere allergico alle arachidi.
"L'avevo detto solo per piacerti".
Alcune scene sono geniali, come la visibile citazione di supermario"mammaMia"; la profondità del 3D inoltre garantisce la partecipazione allo spettacolo in maniera quasi interattiva. La visione del cibo come "manna dal cielo" e l'ingozzarsi della politica locale non fanno altro che alimentare un coscienzioso "il troppo stroppia".
Andate a vederlo al cinema, con il 3d risulterà molto più "gustoso"!
Trailer
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