giovedì 29 aprile 2010

Fantastic Mr. Fox

Titolo: Fantastic Mr. Fox
Anno: 2009
Regista:Wes Anderson
Soggetto:Roald Dahl

Un fil che definire fantastico è riduttivo. Creativo, appassionante, dolce, fantasioso, ilare e tenero, questo Stop-Motion[tecnica di ripresa a passo uno] si rivela per quello che è: bellissimo! Un film per bambini? Forse. Ma banalizzarlo con questa categoria rischia di farci fraintendere e dimenticare l'amore e la cura che sono stati impiegati nella realizzazioni di questa pellicola, tenera almeno quanto "Il segreto del bosco vecchio" e commovente. Una volpe in piena crisi di mezz'età trascina tutta la sua famiglia e gli animali della vallata in una disastrosa e terribile avventura, facendo infuriare contadini e allevatori della zona con le sue ambizioni di rivalsa. Nella bizzarra vicenda, protagonista della storia nella storia, il figlio di Fox: un irascibile e ribelle giovinastro, diverso e incomprensibile, che vive la sua adolescenza in competizione con un cugino brillante e perfetto.
Vale davvero la pena di essere visto, a tutte le età!

giovedì 22 aprile 2010

Guida Galattica per Autostoppisti

Titolo: Guida Galattica per Autostoppisti
Anno: 2005
Con:
Martin Freeman: Arthur Dent
Mos Def: Ford Prefect
Sam Rockwell: Zaphod Beeblebrox
Zooey Deschanel: Tricia McMillan ("Trillian")
Bill Nighy: Slartibartfast
Warwick Davis: Marvin l'androide
Stephen Fry: Il libro (voce)
John Malkovich: Humma Kavula
Alan Rickman: Marvin l'androide (voce)


"Don't Panic"

Un film che per certi aspetti mi ha ricordato molto i Monty Phyton, forse perchè è un film inglese con attori inglesi e che fa comicità inglese. Il filo conduttore c'è e si vede, tuttavia molti elementi del "pastiche" tragicomico alla "And now for something completely different" saltano subito all'occhio. La storia è roboante, comica, iperbolica e stravagante. Protagonista un giovane inglese (Arthur Dent) che scopre di dover abbandondare la propria casa minacciata dai bulldozer . Su quel pezzo di terra passerà una superstrada. Dopo non molto scopre che il suo miglior amico è un aliento proveniente da un pianeta nei pressi di Betelgeuse e che la terrà sarà distrutta entro pochissimo, per fare posto ad una superstrada galattica. Ford Prefect, il suo amico, gli salverà la vita dando così il via ad un'avventura a dir poco sorprendente che si districa tra i segreti dell'universo, la stupidità umana (universale) e la piccolezza del creato. Le scene sono spesso allegre e carnevalesche, connotate da un humor spesso nonsense ("grazie per il pesce") portano l'attenzione su un piano fantastico/siderale e ambienta una storia terricola su tutto l'universo. La burocrazia infinita, la pretesa di conoscere tutto e la desolazione (il povero Marvin insegna), invischiate dai giochi di potere, la brama di gloria e la curiosità senza limiti. Vizi e virtù dell'essere umano disposte a sottolinearne la fragilità di fronte a se stesso e alla natura, leggendo le pretese della razza in chiave comico surreale. Geniale e stupendo, guardatelo e riguardatelo...ah 42 !





martedì 20 aprile 2010

Bible in a Minute

Titolo: Bible in a Minute
Anno: 2009
Regia:Barats And Bereta
Sceneggiatura: cfr. "la Bibbia" (libro)
Con:Barats And Bereta

Postando questo allegro e scanzonato video ne approfitto per sollevare e soprattutto sollevarmi dei dubbi circa la natura stessa dell'arte. Fino ad ora su questo blog semiserio non ho mai trattato categorie secondo me importanti ma spesso tralasciate poichè non "mezzi canonici" di diffusione artistica. Il teatrino, la recita, l'avanspettacolo. Tutti termini un po desueti che ricordano l'oratorio o i varietà di Pippo Franco con tette finte e umorismo posticcio. Ma ci sono molte cose e non saprei come definirle, che si tralasciano, che si reputano meno importanti di altre manifestazioni di un pensiero in maniera creativa.
Penso ai fumetti, ai Corti, ai videoclip musicali. Forme d'arte, diciamolo, a cui dobbiamo ancora abituare i critici (non il pubblico, che ben conosce le proprietà di queste pubblicazioni!). La stessa forma della "canzone" ha attraversato dalla nascita un percorso analogo a quello che alcuni tra questi mezzi, primi tra tutti i videoclip e i corti, potrebbero percorrere.
Circa l'opera sottostante... che dire. La storia è nota e arcinota, anche ai meno anglofoni risulteranno evidenti passaggi e citazioni. La scelta dell'inquadratura fissa è per focalizzare l'attenzione dell'utente sulle animazioni, per ridurre il costo economico/computazionale delle stesse e per favorirne la resa. Questa coppia di giovani pazzoidi mi ha saputo divertire con altre opere d'arte come "Man Vs Toddler" e "Milkman Vs Mailman". Gustatevi un minuto di relax.


lunedì 12 aprile 2010

Equilibrium

Titolo: Equilibrium
Regista:Kurt Wimmer
Anno: 2002
Con:
Christian Bale: John Preston
Sean Bean: Partridge
Taye Diggs: Brandt
Dominic Purcell: Seamus
Emily Watson: Mary O'Brien


Tante belle promesse, che si vanificano in banali sequenze un po scopiazzate da Matrix, un po tamarre di base e nulla più. Un film che inizia sui toni alti della Distopia di alta qualità, non necessariamente credibile ma abbastanza paradossale da interessaree coinvolgere. Libria è l'ultimo baluardo di una società organizzata sul pianeta terra, distrutto dalla terza guerra nucleare. Un regime in cui le emozioni sono state bandite poichè ritenute la causa di ogni male: una grande rinuncia, un grande sacrificio, necessario per salvaguardare il pianeta e gli esseri umani. Un protagonista all'apice di questa società: fa parte di quella "polizia" che contrasta gli ultimi renitenti al regime, i criminali che si macchiano di reato d'emozione. I Cleric, questa elite di guerrieri portentosi superaddestrati e meravigliosamente tamarri. Il recupero della storia, delle emozioni, la lotta dell'eroe contro il regime, feticcio della volontà di comando che domina su qualsiasi emozione o ragione umana. Tutto inutile, la storia viene violentata e banalizzata da esplosioni, colpi iperbolici, mosse di improbabile Kung Fu vs. soldati armati fino ai denti e via discorrendo. Non disturbatevi nemmeno a guardarlo se non volete crearvi grandi aspettative che poi vedrete deluse da altrettanto grandi stronzate.


venerdì 9 aprile 2010

Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi

Titolo: Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Anno: 2004
Regia:Brad Silberling
Soggetto: Lemony Snicket (romanzo)
Jim Carrey: Conte Olaf
Emily Browning: Violet Baudelaire
Liam Aiken: Klaus Baudelaire
Kara Hoffman: Sunny Baudelaire
Shelby Hoffman: Sunny Baudelaire
Timothy Spall: Arthur Poe
Billy Connolly: Zio Monty
Meryl Streep: zia Josephine
Catherine O'Hara: Justice Strauss
Jude Law: Lemony Snicket (voce)


Avventurosa "Favola Cinematografica". Questo bellissimo e particolare film astrae completamente dall'ordinarietà dei generi "blockbuster" e si delinea con semplicità in un proprio ambito narrativo. In questa nicchia fantastica e fantasiosa gli sviluppi, le peripezie e i drammi di tre giovani fratelli che passano dall' essere i "figli Baudelaire" a gli "orfani Baudelaire". Tre giovani eroi, con le proprie caratteristiche, come in ogni fiaba che si rispetti, dovranno unire le proprie forze per sconfiggere un male che si configura come assoluto e onnipotente, calandosi nei panni di un sedicente "Zio Olaf", magistralmente interpretato da Jim Carey, attore da strapazzo squattrinato e cacciatore di eredità, nonchè pericoloso assassino e complottista. La descrizione dei personaggi, spesso esagerata e caricaturale, da una notevole profondità alla storia che, a sua volta, tollera per la sua natura fiabesca le ambientazioni estreme in un quotidiano completamente fuori da ogni tempo e da ogni luogo. Le scene che rappresentano il narratore sono ambientate in un ufficio semiclandestino all'interno di campanile o una torre, dietro al quadrante dell'orologio, in una penombra soffice "bucata" solo dal quadrante stesso e dai fogli del racconto. Curiosi e d'effetto i "salti" dalla storia alle pagine dell'ispettore Lemony Snicket. Questo racconto, così estremamente cinematografico nonostante completamente fuori dai canoni estetici di quest'arte riesce ad essere una piccola e delicata opera d'arte. Mai banale e mai esagerata, con le sue ambientazioni lugubri in cartonato e volutamente "decò" ricorda la magia di film come "L'arte del sogno" con una tecnologia kid-friendly, che ricorda i cartoni animati e i giochi un po ammaccati. Notevole anche il personaggio e l'interpretazione di Meryl Streep: curiosi, bizzarro e ingegnosamente macchinoso.
E' un bellissimo film, guardatelo e riguardatelo!



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