Anno: 2009
Regista: John Hillcoat
Soggetto: The Road, Cormac MaCarthy
Con:
Viggo Mortensen
Kodi Smit-McPhee
Michael K. Williams
Robert Duvall
Guy Pearce
Charlize Theron
Un film tristissimo, d'impatto e struggente. Nelle scene è insita una certa dolcezza, legata all'incertezza per il futuro della razza e all'amore incondizionato che ogni essere umano, volente o nolente, prova per il proprio "ospite" (non siamo forse noi dei parassiti per la terra?). Il film catapulta i propri personaggi in un mondo devastato da una imprecisata catastrofe. La maggior parte degli esseri umani è deceduta da anni, il cibo scarseggia e la natura è inclemente; le possibilità di sopravvivere sono effimere e ogni segno di civiltà è cancellato. In una terra in cui non si può ambire ad altro se non a morire senza essere preda di altri uomini (per lo più dediti al cannibalismo), deviati moralmente e che dell'uomo non hanno nulla se non l'aspetto esteriore.
Padre e figlio (Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee) viaggiano verso sud nella speranza di incontrare una natura più clemente, nella speranza di trovare del cibo. Lottando ogni giorno per non morire di fame e per non incontrare una fine dolorosa. Quello che rende questo film interessante è il clima della narrazione; gli eventi, le azioni faticano a spiccare le une sulle altre fino alle ultime scene; quella che potrebbe sembrare, dalla mia descrizione, una narrazione degli eventi piatta è invece un costante ed estenuante viaggio emotivo per lo spettatore. La tensione nel film è sempre tenuta al massimo livello accettabile, la paranoia del padre in contrasto con la buona fede e l'innocenza del bambino contagia lo spettatore. Confesso che questo film, splendido, mi ha gettato nello sconforto. E' una bellissima pellicola. In Italia la sua distribuzione è stata addirittura bloccata e posticipata poichè il film era ritenuto "troppo deprimente".
Una nota negativa molto influente è la bruttezza della voce del bambino nel doppiaggio italiano.
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